Sei una persona fisica con reddito

Sei una persona fisica con reddito
 

Spesso un problema sopraggiunto incolpevolmente non consente di pagare le rate di un mutuo o un finanziamento. Le soluzioni possibili si chiamano:

  • Piano del consumatore
  • Accordo di ristrutturazione del debito
  • Liquidazione del patrimonio


Gli istituti sono proponibili in forma familiare ed individuale. Sei dunque nelle condizioni di onorare solo parte del tuo debito mantenendo un dignitoso tenore di vita.

 

Il piano del consumatore

È un procedimento riservato al debitore che rivesta la qualifica di consumatore ovvero “di debitore che abbia assunto obbligazioni per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta”.

È un atto unilaterale, predisposto da SSN ed asseverato e presentato tramite i professionisti e gli OCC di riferimento con eventuale provvedimento del Giudice – in forza della bontà della proposta corretta documentalmente – di fissazione di udienza e di eventuale sospensione di azioni esecutive che possano pregiudicare il Piano.

Verificata la fattibilità del piano, previa contezza che i debiti non siano stati assunti colpevolmente, il piano è omologato e l’istante sarà obbligato a versare per un certo numero di anni un certo numero di rate mensili di importo proporzionato alle proprie possibilità, tenendo presente il rispetto del dignitoso tenore di vita personale e della famiglia, con una piccola media o anche molto importante riduzione dei debiti originariamente contratti.

L’accordo di ristrutturazione

L’elemento distintivo dell’Istituto, rivolto a diverse categorie e situazioni di debito, è che ai fini dell’omologazione dell’accordo è necessario che l’accordo sia raggiunto con i creditori rappresentanti almeno il sessanta per cento dei crediti

L’accordo consiste, di fatto, nella proposta di un piano che, assicurato il regolare pagamento dei crediti impignorabili ex art. 545 c.p.c., preveda la ristrutturazione del debito ed il soddisfacimento dei creditori attraverso la ridefinizione dei termini e delle modalità di pagamento, il riscadenzamento dei debiti nonché la cessione di crediti futuri.

Quanto ai crediti privilegiati la norma prevede che gli stessi possano essere anche non soddisfatti integralmente purchè pagati in misura non inferiore a quella realizzabile in caso di liquidazione con espresso riferimento al valore del bene gravato dal privilegio.

La liquidazione dei beni

Quando i due istituti precedenti non siano perseguibili, il debitore, in stato di sovrindebitamento, può chiedere la liquidazione di tutti i suoi beni.

È l’istituto più gravoso per il debitore che sarà costretto a privarsi di tutti i suoi beni immobili e mobili con il precipuo fine di guadagnare l’esdebitazione, per quanto non automatica ma da ottenersi con comportamenti meritori, e di ricollocarsi al centro di una nuova vita senza più alcun debito.

 
 

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